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Fare da garante per un prestito: cosa comporta, eventuali rischi

Quando non si possiedono le giuste garanzie economiche da dimostrare al creditore per poter accedere ad un prestito, spesso ai richiedenti vengono richieste delle garanzie alternative. Una fra tutte il garante. Tuttavia, trovare un garante non è una cosa così semplice come potrebbe sembrare. Le responsabilità che sono legate a questa figura infatti come vedremo più avanti sono numerose.

Talvolta succede che coloro che hanno un lavoro autonomo oppure che lavorano per un’azienda privata, nel richiedere un finanziamento non abbiamo a disposizione una busta paga o delle buone tutele economiche da dimostrare ai creditori, per cui devono trovarsi nella condizione di fornire ulteriori garanzie, una fra tutte per l’appunto il garante.

Prendere l’impegno di essere un garante comporta una serie di responsabilità di cui occorre tenere conto. Potrebbe succedere di dover provvedere al rimborso quasi totale della cifra che il debitore principale del prestito ha contratto nel momento in cui questo dovesse risultare insolvente o non essere in grado di provvedere al rimborso a favore dell’istituto di credito. Colui che viene nominato come garante deve possedere infatti delle solide garanzie economiche e deve dimostrare alla banca di vantare una buona sicurezza economica.

Garanti: documentazione necessaria

Un individuo per essere riconosciuto come garante deve presentare dei requisiti ben specifici, soprattutto per quanto riguarda la sua occupazione lavorativa, oltre che una specifica documentazione. La documentazione dimostra il possesso da parte del garante di tutti i requisiti utili per far capire alla banca che di lui ci si può fidare quasi certamente. I candidati ottimali alla posizione di garanti sono coloro che presentano i seguenti documenti:

  • le ultime due buste paga: devono essere presentate nel caso in cui il garante sia un lavoratore dipendente del settore pubblico o privato;
  • alcune banche, a loro discrezione, possono richiedere anche la dimostrazione del contratto di lavoro fisso a tempo indeterminato: un garante con un contratto di lavoro a tempo determinato difficilmente verrà nominato come tale, per cui la richiesta del prestito verrà negata;
  • una dichiarazione dei redditi: deve essere presentata dall’aspirante garante se si tratta di un lavoratore autonomo, sebbene i garanti autonomi spesso abbiano più difficoltà a farsi nominare come tali rispetto ai dipendenti pubblici o privati. La dichiarazione dei redditi è necessaria per poter attestare il reddito percepito da parte dei garanti per l’accesso al credito a favore di un altro debitore.

I possibili rischi per il garante

Fare da garanti non è certamente una passeggiata. Ecco perché spesso i richiedenti di un prestito che necessitano di un garante si affidano a familiari, parenti o amici particolarmente stretti.

I garanti devono potersi fidare ciecamente del debitore principale dal momento che loro sono interventi sono chiamati a intervenire economicamente soltanto in casi di difficoltà economica estrema del debitore, ad esempio per insolvenza o inadempienza da parte del debitore principale. In caso di difficoltà economica del debitore infatti, il garante deve farsi carico del rimborso di tutte le rate mensili del piano di rientro del finanziamento, per cui in questi casi è costretto direttamente dal creditore a intervenire per poter saldare il debito contratto.

Garanti e limiti di età

Tutti i garanti devono sottostare ad alcuni limiti specifici che riguardano non solo la sua situazione reddituale, ma anche la loro età. Solo i soggetti che hanno un’età compresa tra i 18 e i 65 anni possono fare da garanti per ottenere un finanziamento. In alcuni casi, l’età massima è di 75 anni, sebbene si tratti di una soluzione non particolarmente gettonata, dal momento che si tratterebbe di garanti con un’età troppo avanzata che in caso di decesso non potrebbero provvedere al rimborso della liquidità concessa. Leggi tante altre info utili sul sito Prestiti Con Garante.